
VITIGNI PIWI: RESISTENTI E ANCHE RESILIENTI?
Parlare di pilzwiderstandsfähig non è facile, anche solo per la pronuncia.
Ma se volete bere qualcosa di super biologico chiedetemi un vino piwi.
Si tratta di vini prodotti con vitigni PiWi, acronimo di una lunga parole tedesca che significa resistenti agli attacchi dei funghi. I piwi sono frutto di incroci tra vitis vinifera e viti di altre specie, come la vita americana e asiatica. Il risultato è un vitigno talmente resistente alle malattie fungine che non ha bisogno di alcun trattamento, così da poter condurre una viticoltura più che biologica.
I Piwi non sono una novità degli ultimi tempi, i primi incroci risalgono alla metà del Diciannovesimo secolo, ma negli ultimi anni si stanno rivelando un’ottima risposta ai cambiamenti climatici, soprattutto per la viticoltura d’altura. Al giorno d’oggi anni non è facile ottenere una maturazione polifenolica adeguata senza perdere acidità e senza ritrovarsi un grado alcolico troppo elevato. I vini Piwi presentano invece una freschezza molto spiccata e una ricchezza aromatica sorprendente anche in annate molto calde.
Sono affascinato dalla vivacità di questi vini, frutto di uve coltivate in altitudine e che quindi possono esprimere una ricchezza aromatica molto viva, grazie alle forti escursioni termiche tra giorno e notte, e alla salute del terreno, ricco di minerali.
Mi piace bere un vino che rispetti la salute, non solo di chi lo beve ma anche dell’ambiente in cui viene prodotto.
Non avendo bisogno di trattamenti queste viti crescono sane, su terreni sani. Inoltro offrono opportunità economiche e sociali a territori che rischiavano l’abbandono perché vengono piantate dove prima non riusciva a crescere niente.
Ma soprattutto mi piace l’idea che un vino abbia un carattere resistente, anche nel tempo, e anche se sottoposti a lunghe macerazioni, grazie alla componente acida, e che sappia avere una personalità tutta sua. Non cercate nel bicchiere i ricordi dei vitigni da cui nasce, aprite i sensi a un nuovo modo di bere, più sano e più sostenibile.
Ci sono interi scaffali di bottiglie che parlano di tradizione e tipicità, si può bere anche un calice di bel futuro ogni tanto, e abbinarlo a una bella trota al forno con patate profumate…
La proposta del Vinaio:
THOMAS NIEDERMAYR
T.N. 04
Annata: 2016
Vol%: 13
Vitigno: Bronner