
Cosa fa Cary Grant in cantina?
Inizia la nostra carrellata riguardante il consolidato rapporto tra cinema e vino parte con un film di stile ed
elegante, ma dalla trama semplice e lineare. Pochi elementi per ottenere il massimo degli effetti.
Pellicola memorabile, in perfetto stile hitchcockiano, ci mostra come la tensione cinematografica possa
crescere e svilupparsi attraverso scelte tecniche e di regia audaci e sofisticate.
Tralasciando la trama, ci soffermeremo su una memorabile sequenza, che in particolare ci riguarda.
Ma facciamo un passo indietro.
Nella sua lunga e articolata cinematografia, spesso Hitchcock chiama in causa un espediente, ovvero un
elemento che sembra di poco conto, ma che in realtà diventa la base dalla quale si sviluppa l’intera storia.
In Notorius questo espediente è l’uranio, segretamente nascosto in una fornitissima cantina ricca di
pregiate bottiglie di vino.
Torniamo a noi.
La sequenza ci mantiene sul filo del rasoio: Cary Grant, in cantina, osserva attentamente una schiera di
etichette, tra cui troneggia il Pommard. Una di esse si rompe, svelando il suo pericoloso contenuto. Nel
frattempo in un’altra ala della casa si svolge un ricevimento: lo Champagne scarseggia , bisogna scendere
in cantina…ma qui ci fermiamo.
Vi spingo a guardare questo film, e se lo avete già fatto, rigustatevi questa scena.
Buona visione!
E se ti è venuta voglia di sorseggiare un rosso di Borgogna o di annaffiare i tuoi pop corn con lo Champagne, cerca QUI