La Voce dell'EnotecaNon tutto il Grechetto è gentile

Non tutto il Grechetto è gentile

Ormai quasi tutti i wine lovers sanno che il Pignoletto è fatto con il vitigno grechetto gentile, sì proprio come quello che si vinifica in Umbria.

Ma non tutto il grechetto è gentile. Infatti in Umbria sono presenti due diversi cloni di grechetto:  il G5 o clone di Todi, e il G109 tipico di Orvieto.

Il Clone di Todi non a caso è detto Grechetto Gentile in quanto è caratterizzato da sentori più aromatici e un finale meno ammandorlato del Grechetto di Orvieto, che dimostra invece un carattere più indomito.

Il G5 è conosciuto come Pignoletto sui Colli Bolognesi e come Rebula in Romagna. Le analisi del DNA hanno infatti dimostrato che il vitigno a bacca bianca coltivato in Emilia Romagna è geneticamente identico a quello di Todi, G5.

Il grechetto gentile tende ad avere una maturazione più precoce del G109 e nel vino sviluppa sentori di frutta bianca, note agrumate, floreali di gelsomino, camomilla e glicine, accenni speziati di zenzero e pepe bianco e aromi erbacei di fieno e basilico.

Il grappolo del grechetto gentile tende ad essere corto con gli acini tondeggianti. Si ipotizza che il nome Pignoletto derivi proprio da questa caratteristica forma raccolta del frutto. La maturazione è più precoce rispetto al clone di Orvieto che ha una buccia più pruinosa.

Gli acini del Grechetto, clone G109, sono invece più appuntiti e ricchi di pruina. Meno delicati, meno gentili, di media dimensione, i grappoli di grechetto maturano con più calma, dando vita a vini vibranti, carichi di luce. Si possono apprezzare nei vini umbri da grechetto dei sentori di pesca e frutta esotica, delle note floreali di acacia, biancospino e sambuco e un finale tipicamente ammandorlato.

Insomma le differenze tra i due cloni sono parecchie.

Se in Emilia Romagna il Pignoletto esprime la sua freschezza in tutte le sue forme, fermo, frizzante e spumante, il Grechetto in Umbria dà il meglio di sé sia nei vini secchi che in quelli passiti.

Una bellissima espressione di Grechetto ce la offre DI FILIPPO con il suo Grechetto IGT biologico.

Con i tipici profumi di frutta gialla, questo vino si riconosce per le sue note minerali e decise.

Le uve provengono da un vigneto coltivato quasi esclusivamente con i cavalli, quindi a bassissimo impatto ambientale. Dal 2008 l’Azienda Agricola DI FILIPPO, avvertendo l’esigenza di aumentare la fertilità del terreno e recuperare il giusto equilibrio tra terra, pianta e produttività, ha adottato l’agricoltura biodinamica.

Insomma il Grechetto di De Filippo potrà avere un carattere deciso al palato ma sicuramente è gentile con l’ambiente.